La Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei, grazie al sostegno della Regione Campania - Assessorato al Turismo e Beni Culturali e al contributo dei fondi PO FESR 2007/2013, presenta Classico900, che dal 25 al 29 Ottobre aprirà gli spazi della Villa Imperiale di Posillipo e del Museo Archeologico di Napoli, al teatro alla danza e alla musica.
Accanto a grandi artisti come Salvatore Accardo, che il 29 ottobre concluderà il programma nei grandi saloni del Museo Archeologico Nazionale, e Sebastiano Tringali, protagonista delle Erinni il 28 a Pausylipon, una nutrita schiera di interpreti e artisti della scena contemporanea darà vita ai sette appuntamenti previsti, segnando un ponte ideale tra il cuore di Napoli e la sua costa.
Le numerose esperienze e le collaborazioni per i "Teatri di Pietra" a Posillipo, gli "Incontri di Archeologia" e “ Musica al Museo” al Museo, per ricordarne alcuni, già da tempo hanno evidenziato un impegno da parte della Soprintendenza Archeologica che va oltre il compito istituzionale di studio, tutela e salvaguardia del patrimonio, e che oggi giunge ad un progetto organico volto alla valorizzazione e promozione del patrimonio/territorio attraverso lo spettacolo dal vivo.
Una iniziativa che fa dell'identità dei luoghi un momento fondamentale di cultura e una palestra per una rinnovata sensibilità verso la storia, l'arte e l'uomo.
Così, dall'antichità, hanno percepito e raccontato di Napoli, piu` generazioni di visitatori e artisti.
Attraverso il connubio di storia-realtà e racconto-rappresentazione si snodano nuove e inedite narrazioni, in cui spazi e paesaggi, seppure ricorrenti nell'immaginario cittadino come la facciata del Museo o lo scorcio a mare della discesa della Gaiola, sono reinventati corrispondendo all'uomo contemporaneo e alle sue infinite sensibilità.
Da queste premesse nasce Classico ‘900, raccogliendo la migliore tradizione della ospitalità partenopea ,per svelare - incastonato nel paesaggio, la straordinarietà di una Napoli ricca di arte e di storia ma anche e soprattutto, testimonianza visibile di una “sapienza “, a dirla con Croce , che fa dell’uomo “un tutt’uno con il suo paesaggio e la sua cultura”.
Aurelio Gatti
direttore artistico